Rebus

rebus

Rebus si presenta come un enigma visivo, dove i simboli e le forme esprimono l’ambiguità del linguaggio contemporaneo. I colori e le linee intrecciate rappresentano il dialogo interrotto e la complessità delle comunicazioni quotidiane, rendendo l’opera un’autoriflessione sul nostro modo di relazionarci al mondo. Attraverso l’uso di forme astratte e metafore visive, Stefano Carrara ci invita a esplorare le nostre percezioni, stimolando una profonda introspezione su come le parole e i significati possano variare radicalmente in base al contesto. Inoltre, la fusione di elementi grafici accentua la frattura della comunicazione moderna, suggerendo che, nonostante le tecnologie avanzate, il vero collegamento umano spesso risulta sfuggente e complesso. L’opera, quindi, non è solo un’immagine statica, ma un viaggio dinamico che ci costringe a mettere in discussione le nostre interazioni e le emozioni dietro di esse.

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