Collezione “Fluid” e “Dissonanze”
Nel corso del 2024 sono state realizzate da Stefano Carrara dodici opere che hanno un filo rosso comune: possiamo raggrupparle in un titolo: Fluid. Esse sono collegate tra loro da un’idea in qualche modo legata al concetto, formulato dal noto sociologo polacco Zygmunt Bauman, di società liquida. Queste opere esplorano le dinamiche e le sfide della modernità contemporanea.
Nel 2025, è in fase di sviluppo una collezione di opere pittoriche a olio intitolate Dissonanze, concepite anche queste come un’attenta esplorazione visiva della società moderna.
Queste “collezioni” si propongono di rivelare le sfide e le contraddizioni del nostro tempo, offrendo spunti per una riflessione, invitando lo spettatore a intraprendere un viaggio di introspezione.
Le opere si fondano su vari temi: la vita (urbana) viene rappresentata attraverso forme asimmetriche e colori contrastanti che catturano il tumulto e l’armonia delle città moderne, evidenziando l’incertezza e l’instabilità della vita contemporanea. Al contempo, l’introspezione si fa strada in toni caldi e ombre profonde, evocando la complessità delle emozioni umane e creando un’atmosfera di vulnerabilità.
Il movimento e l’energia delle pennellate esprimono l’instabilità della vita moderna nel contesto delle fragilità delle relazioni e delle strutture sociali dove la memoria collettiva è evidenziata nella discontinuità delle forme frammentate.
Stefano Carrara, nelle sue opere, invita a riflettere su come le esperienze e i traumi degli individui nella società di oggi si accumulino nel tempo, creando un mosaico complesso della nostra esistenza sullo sfondo delle tensioni tra il desiderio di stabilità e il cambiamento ineluttabile.
In sintesi, le opere realizzate da Stefano Carrara tra il 2024 e il 2025 si propone di trasformare l’arte in uno specchio delle dinamiche quotidiane, stimolando la riflessione critica sulla nostra condizione attuale e sulla connessione tra le esperienze individuali e collettive.
Come suggerisce lo stesso autore, non è ovviamente indispensabile che il lettore delle opere colga la personale interpretazione di Fluid e Dissonanze. Ogni individuo può avvicinarsi a queste opere con una propria prospettiva unica, portando le proprie esperienze e sensazioni personali.
La bellezza dell’arte risiede proprio nella sua straordinaria capacità di suscitare emozioni diverse e stimolare riflessioni uniche, indipendentemente dall’intento originale dell’artista stesso, che invita quindi ognuno a esplorare liberamente i significati che emergono per loro all’interno delle “collezioni”. E forse questo è il vero senso profondo di Fluid e Dissonanze, una continua evoluzione di interpretazioni e connessioni umane.