Tempesta

Olio su tela 50×50 cm, 2024


Il dipinto trascende la mera rappresentazione del mondo materiale. In un gioco di forme quasi astratte, i colori si mescolano freneticamente: sfumature di blu profondo si intrecciano a grezzi toni di grigio tempestoso, mentre spruzzi di bianco luminoso si ergono come onde in tumulto, esplodendo in un crescendo che ricorda la furia di una tempesta perfetta. Le pennellate tracciano linee sinuose che danzano e scontrano tra loro, evocando il tumulto ciclico della natura in primo piano, ma anche il caos che scaturisce dall’inquietudine dell’uomo.

Il tumulto si fa riflesso delle nostre società liquide, dove le certezze si dissolvono e l’identità è in costante transizione, condotto da forze invisibili e inarrestabili, proprio come gli elementi che si scatenano in questo dipinto. Nonostante l’ira della tempesta, la vita continua a cercare il suo spazio: la condizione dell’ambiente, compromessa dall’azione umana, può essere recuperata; la natura, con la sua resilienza innata, ci esorta a un cambiamento positivo. La tempesta non è solo distruzione, ma anche un’opportunità di rinascita.

Qual è il nostro ruolo di fronte a una natura così potente e vulnerabile? La forza della tempesta può diventare un catalizzatore per azioni proattive, un richiamo urgente a ripensare le nostre scelte e il nostro rapporto con il mondo naturale. In questa composizione in cui l’astratto e il concreto si intersecano, si percepisce un respiro di vita che ci invita a contemplare un futuro in cui equilibrio e armonia possano prevalere, dove la tempesta cederà il passo a un cielo sereno, rinnovato dalla comprensione e dal rispetto reciproco tra uomo e natura.

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